Siamo a Salboro, estremo sud del Comune di Padova, dove è rimasta un bel po’ di area agricola, nonostante tutto. Un luogo che ha mantenuto un po’ della sua identità, legata alla lunga storia di borgo rurale.
Qui, in località “Chiesetta dei Ferri”, la famiglia Bolzonella, poi Cecchinato/Zecchinato, dalla metà dell’800 aveva in affitto un piccolo podere di circa 3 ha, in via Bosco Papadopoli; da allora sono cambiati i “padroni”, ma non le nostre successive generazioni.
E’ stata quindi per me una grande conquista poter comprare, nei primi anni ’90, circa la metà della terra, dove sono nato io, mio padre, mia nonna, i miei figli e nipoti.
E anche se da molto tempo si avverte l’attacco di nuovi piani regolatori (che determinano il cambio di destinazione d’uso alla nostra terra…), si resiste e si testimonia che si può fare agricoltura biologica, un’avventura partita già alla fine degli anni’70.
Nel tempo abbiamo investito molto, ricostruendo il nostro piccolo paesaggio, fatto di rive alberate e di vigne tradizionali, alle quali abbiamo aggiunto delle moderne varietà resistenti ai parassiti oidio e peronospora, come ai tempi del nonno. Abbiamo mantenuto un po’ di allevamento avicolo per usi familiari, con galline, anatre ed oche, facendo attenzione alla conservazione e riproduzione di razze autoctone.
Il nostro lavoro principale è comunque l’orticoltura ed il mantenimento di piante locali e parte dell’identità storica del nostro paesetto – come il radicchio variegato “Fior di Maserà”, le zucche marine, il broccolo padovano ed il “bastardo”, le verze…….
Tutte le nostre produzioni sono conferite alla Cooperativa El Tamiso, con la quale manteniamo uno strettissimo rapporto, anche nella programmazione delle colture, e senza la cui presenza non saremmo qui a scrivere.
La superficie totale coltivata, tra proprietà ed affitto e di circa 2 ha, e vi si lavora con passione un po’ tutta la famiglia, chi più e chi meno.